Guerrilla Marketing: cosa è e come sfruttarlo al meglio
Scopri cos'è il Guerrilla Marketing e come sfruttarlo al meglio per campagne pubblicitarie creative ed efficaci, capaci di sorprendere e coinvolgere il pubblico.
Guerrilla Marketing: cosa è e come sfruttarlo al meglio
Immaginate di uscire di casa una mattina e di scoprire che tutte le statue del centro storico della vostra città indossano delle maschere antigas. Un dettaglio che di certo non potrà lasciarvi indifferenti e al tempo stesso un gesto eloquente per attirare la vostra attenzione su un messaggio o su un problema. Ecco come nel 2008 l’associazione ambientalista Terra! ha sollevato la questione dell’inquinamento atmosferico derivante dall’eccessiva emissione di anidride carbonica e di gas serra, un’operazione di Guerrilla Marketing che resterà nell’immaginario di tutti.
Guerrilla Marketing: “un insieme di modi non convenzionali per raggiungere obiettivi tradizionali”
Il Guerrilla marketing comprende una serie di strategie di marketing non convenzionale e a basso costo che sfruttano l’elemento sorpresa per catturare l’attenzione del pubblico e dei media.
Il termine fu coniato da Jay Conrad Levinson, pubblicitario americano, nel 1984 e faceva espresso riferimento alla guerriglia, una tattica di lotta armata usata da gruppi irregolari per sorprendere l’esercito regolare attraverso incursioni veloci, incisive e inaspettate. Di solito queste formazioni sono formate da civili e non possiedono le stesse risorse economiche dell’esercito, quindi devono combattere sfruttando al massimo la creatività strategica e l’aggressività.
Negli anni ‘80, infatti, le televisioni commerciali avevano inventato la “pubblicità”, ridisegnando il mondo della comunicazione attraverso gli spot, che venivano trasmessi nelle fasce orarie più adatte al pubblico dell’azienda committente. Oltre alla televisione, le grandi campagne pubblicitarie prevedevano anche la diffusione su carta stampata e radio. Per i piccoli imprenditori farsi spazio era molto difficile: da un lato i budget richiesti per le campagne pubblicitarie era estremamente alto e dall’altro era diventato altrettanto complicato far emergere il proprio marchio o la propria attività in un panorama affollato e saturo di voci. Fu in questo contesto che Levinson pensò al guerrilla marketing e alle sue caratteristiche specifiche: un tipo di marketing che utilizza strategie a basso costo e che attraverso metodi non convenzionali si contrappone alla battaglia frontale, che di solito avviene attraverso la pubblicità sui media tradizionali.
Tipi di Guerrilla Marketing
Esistono diverse strategie che rientrano nella definizione di Guerrilla Marketing e ognuna di esse ha delle caratteristiche e delle modalità di svolgimento che dovranno essere calibrate per rendere utile ed efficace il messaggio o l’azione di marketing al fine di creare o migliorare la credibilità di un marchio o di un prodotto.
Marketing Ambientale
Mentre vi state avvicinando a delle strisce pedonali vi accorgete che una delle strisce centrali è di un bianco immacolato. Poi mentre la raggiungete passo dopo passo vi salta all’occhio Mr. Muscolo che vi guarda con le braccia conserte alla base della striscia. Oppure mentre scendendo delle scale mobili distratti dai passanti e dalle vetrine dei negozi, vi girate per mettere il piede sulla pedana di uscita e c’è un coccodrillo enorme che vi aspetta con le fauci spalancate. Dopo lo spavento arriverà un sorriso incredulo alla vista della scritta National Geographic. Ecco la forma più diffusa di Guerrila Marketing, il marketing ambientale, che sfrutta l’ambiente come veicolo di un messaggio pubblicitario.
Questa strategia di marketing è particolarmente efficace se è rivolta a un target di consumatori che hanno uno stile di vita attivo e passano parte del tempo in giro o in viaggio, come buona parte degli adolescenti e dei giovani adulti. Attraverso l’effetto sorpresa il marketing ambientale stimola il coinvolgimento e l’interazione, fattori essenziali per cogliere l’attenzione del target di riferimento.
Ambush Marketing
L’imboscata è una delle strategie più utilizzate durante i combattimenti. Partendo dalla caratteristica principale di questa pratica, l’effetto sorpresa, il marketing di imboscata mira a scioccare non solo i consumatori ma anche un diretto concorrente. Questo elemento della sfida punta di solito sui vantaggi dell’azienda e mette in risalto i difetti dei concorrenti, senza mai calunniarli.
La società di trasporti e spedizioni FedEx, ad esempio, ha fatto stampare sulla coda dei lati dei suoi furgoncini il muso di un furgoncino giallo con piccole strisce rosse, tratti caratteristici del suo concorrente principale, di cui non cita mai il nome, per suggerire e sottolineare la maggior velocità dei suoi servizi.
Digital Guerrilla Marketing
Alla fermata del bus c’è un manifesto specchiato che riflette la strada, che nonostante il traffico sembra vuota. Non ci siete neanche voi fino a quando non vi avvicinerete a meno di due metri. A quel punto potrete decidere se interagire con la vostra proiezione e gli oggetti che compariranno in scena. Tra le immagini non troverete, però, prodotti o altre allusioni ai servizi offerti dall’azienda committente, solo scene divertenti per fare del tempo dell’attesa un momento gradevole. Ai piedi del manifesto c’è solo il marchio e null’altro, ma l’esperienza offerta molto probabilmente resterà nella memoria dello spettatore. E con essa il marchio associato alla campagna.
Il Digital Guerrila Marketing utilizza il digitale e le tecnologie avanzate per creare esperienze coinvolgenti, attraverso le quali delle volte è anche possibile monitorare e valutare il successo della campagna stessa, e sfrutta l’ambiente urbano per esaltare l’effetto sorpresa. Di certo questa strategia ha dei costi maggiori rispetto alle altre, ma l’interazione che riesce a creare è d’impatto ed estremamente efficace.
Guerrilla Marketing Esperienziale
Per i marchi che vogliono far interagire clienti o potenziali acquirenti con i loro prodotti e al tempo stesso vogliono accrescere la notorietà del proprio marchio, il marketing esperienziale è una scelta che potrebbe rivelarsi vincente. Un negozio pop-up, dalla forma di un prodotto gigante o del logo o del marchio stesso può diventare un ambiente da esplorare e una vetrina per far incontrare i propri prodotti con il pubblico.
Le note scatole giganti di Tiffany&Co e Adidas hanno riscosso enorme successo e le foto sono rimbalzate sui media di tutto il mondo, accrescendo sempre più la fama e il successo dei due marchi nel proprio mercato di riferimento.
Wild Posting
Una delle strategie più economiche è l’affissione selvaggia, che sfrutta l’impatto visivo prodotto da poster pubblicitari ripetuti in serie. Questa esposizione martellante all’immagine, spesso con sfondi di colore diverso, resta nella mente del consumatore. Molto spesso le aziende sfruttano strade trafficate e zone densamente popolate per le loro campagne di affissione selvaggia.
Ci sono anche poster pensati per interagire con il pubblico, come gli annunci strappabili, i coupon e altri poster dai quali è possibile portar via parte dell’annuncio. Questa è di certo una strategia semplice ma ben confezionata può essere di forte impatto ed economicamente molto conveniente.
Come sfruttare al meglio il Guerrilla Marketing
Il successo e l’efficacia di una campagna di Guerrila Marketing dipendono in buona parte da una creatività visionaria che riesca a concepire azioni originali e in grado di stupire il pubblico e al tempo stesso notiziabili, per sfruttare la diffusione dei media: ciò fa parlare del marchio e della campagna su più canali sfruttando la diffusione virale, aumentando così la notorietà dell’azienda e del prodotto.
Ciò che ogni azienda dovrebbe considerare per scegliere la strategia di Guerrila Marketing più efficace è: il budget a disposizione, che se basso si potrebbe orientare verso il marketing ambientale o il wild posting; il target di riferimento e gli obiettivi della campagna pubblicitaria. Per quanto riguarda la stampa, invece, ogni azienda può affidarsi alla professionalità, alla qualità e alla precisione di DoctaPrint per una comunicazione impeccabile e di impatto.
Immaginate di uscire di casa una mattina e di scoprire che tutte le statue del centro storico della vostra città indossano delle maschere antigas. Un dettaglio che di certo non potrà lasciarvi indifferenti e al tempo stesso un gesto eloquente per attirare la vostra attenzione su un messaggio o su un problema. Ecco come nel 2008 l’associazione ambientalista Terra! ha sollevato la questione dell’inquinamento atmosferico derivante dall’eccessiva emissione di anidride carbonica e di gas serra, un’operazione di Guerrilla Marketing che resterà nell’immaginario di tutti.
Guerrilla Marketing: “un insieme di modi non convenzionali per raggiungere obiettivi tradizionali”
Il Guerrilla marketing comprende una serie di strategie di marketing non convenzionale e a basso costo che sfruttano l’elemento sorpresa per catturare l’attenzione del pubblico e dei media.
Il termine fu coniato da Jay Conrad Levinson, pubblicitario americano, nel 1984 e faceva espresso riferimento alla guerriglia, una tattica di lotta armata usata da gruppi irregolari per sorprendere l’esercito regolare attraverso incursioni veloci, incisive e inaspettate. Di solito queste formazioni sono formate da civili e non possiedono le stesse risorse economiche dell’esercito, quindi devono combattere sfruttando al massimo la creatività strategica e l’aggressività.
Negli anni ‘80, infatti, le televisioni commerciali avevano inventato la “pubblicità”, ridisegnando il mondo della comunicazione attraverso gli spot, che venivano trasmessi nelle fasce orarie più adatte al pubblico dell’azienda committente. Oltre alla televisione, le grandi campagne pubblicitarie prevedevano anche la diffusione su carta stampata e radio. Per i piccoli imprenditori farsi spazio era molto difficile: da un lato i budget richiesti per le campagne pubblicitarie era estremamente alto e dall’altro era diventato altrettanto complicato far emergere il proprio marchio o la propria attività in un panorama affollato e saturo di voci. Fu in questo contesto che Levinson pensò al guerrilla marketing e alle sue caratteristiche specifiche: un tipo di marketing che utilizza strategie a basso costo e che attraverso metodi non convenzionali si contrappone alla battaglia frontale, che di solito avviene attraverso la pubblicità sui media tradizionali.
Tipi di Guerrilla Marketing
Esistono diverse strategie che rientrano nella definizione di Guerrilla Marketing e ognuna di esse ha delle caratteristiche e delle modalità di svolgimento che dovranno essere calibrate per rendere utile ed efficace il messaggio o l’azione di marketing al fine di creare o migliorare la credibilità di un marchio o di un prodotto.
Marketing Ambientale
Mentre vi state avvicinando a delle strisce pedonali vi accorgete che una delle strisce centrali è di un bianco immacolato. Poi mentre la raggiungete passo dopo passo vi salta all’occhio Mr. Muscolo che vi guarda con le braccia conserte alla base della striscia. Oppure mentre scendendo delle scale mobili distratti dai passanti e dalle vetrine dei negozi, vi girate per mettere il piede sulla pedana di uscita e c’è un coccodrillo enorme che vi aspetta con le fauci spalancate. Dopo lo spavento arriverà un sorriso incredulo alla vista della scritta National Geographic. Ecco la forma più diffusa di Guerrila Marketing, il marketing ambientale, che sfrutta l’ambiente come veicolo di un messaggio pubblicitario.
Questa strategia di marketing è particolarmente efficace se è rivolta a un target di consumatori che hanno uno stile di vita attivo e passano parte del tempo in giro o in viaggio, come buona parte degli adolescenti e dei giovani adulti. Attraverso l’effetto sorpresa il marketing ambientale stimola il coinvolgimento e l’interazione, fattori essenziali per cogliere l’attenzione del target di riferimento.
Ambush Marketing
L’imboscata è una delle strategie più utilizzate durante i combattimenti. Partendo dalla caratteristica principale di questa pratica, l’effetto sorpresa, il marketing di imboscata mira a scioccare non solo i consumatori ma anche un diretto concorrente. Questo elemento della sfida punta di solito sui vantaggi dell’azienda e mette in risalto i difetti dei concorrenti, senza mai calunniarli.
La società di trasporti e spedizioni FedEx, ad esempio, ha fatto stampare sulla coda dei lati dei suoi furgoncini il muso di un furgoncino giallo con piccole strisce rosse, tratti caratteristici del suo concorrente principale, di cui non cita mai il nome, per suggerire e sottolineare la maggior velocità dei suoi servizi.
Digital Guerrilla Marketing
Alla fermata del bus c’è un manifesto specchiato che riflette la strada, che nonostante il traffico sembra vuota. Non ci siete neanche voi fino a quando non vi avvicinerete a meno di due metri. A quel punto potrete decidere se interagire con la vostra proiezione e gli oggetti che compariranno in scena. Tra le immagini non troverete, però, prodotti o altre allusioni ai servizi offerti dall’azienda committente, solo scene divertenti per fare del tempo dell’attesa un momento gradevole. Ai piedi del manifesto c’è solo il marchio e null’altro, ma l’esperienza offerta molto probabilmente resterà nella memoria dello spettatore. E con essa il marchio associato alla campagna.
Il Digital Guerrila Marketing utilizza il digitale e le tecnologie avanzate per creare esperienze coinvolgenti, attraverso le quali delle volte è anche possibile monitorare e valutare il successo della campagna stessa, e sfrutta l’ambiente urbano per esaltare l’effetto sorpresa. Di certo questa strategia ha dei costi maggiori rispetto alle altre, ma l’interazione che riesce a creare è d’impatto ed estremamente efficace.
Guerrilla Marketing Esperienziale
Per i marchi che vogliono far interagire clienti o potenziali acquirenti con i loro prodotti e al tempo stesso vogliono accrescere la notorietà del proprio marchio, il marketing esperienziale è una scelta che potrebbe rivelarsi vincente. Un negozio pop-up, dalla forma di un prodotto gigante o del logo o del marchio stesso può diventare un ambiente da esplorare e una vetrina per far incontrare i propri prodotti con il pubblico.
Le note scatole giganti di Tiffany&Co e Adidas hanno riscosso enorme successo e le foto sono rimbalzate sui media di tutto il mondo, accrescendo sempre più la fama e il successo dei due marchi nel proprio mercato di riferimento.
Wild Posting
Una delle strategie più economiche è l’affissione selvaggia, che sfrutta l’impatto visivo prodotto da poster pubblicitari ripetuti in serie. Questa esposizione martellante all’immagine, spesso con sfondi di colore diverso, resta nella mente del consumatore. Molto spesso le aziende sfruttano strade trafficate e zone densamente popolate per le loro campagne di affissione selvaggia.
Ci sono anche poster pensati per interagire con il pubblico, come gli annunci strappabili, i coupon e altri poster dai quali è possibile portar via parte dell’annuncio. Questa è di certo una strategia semplice ma ben confezionata può essere di forte impatto ed economicamente molto conveniente.
Come sfruttare al meglio il Guerrilla Marketing
Il successo e l’efficacia di una campagna di Guerrila Marketing dipendono in buona parte da una creatività visionaria che riesca a concepire azioni originali e in grado di stupire il pubblico e al tempo stesso notiziabili, per sfruttare la diffusione dei media: ciò fa parlare del marchio e della campagna su più canali sfruttando la diffusione virale, aumentando così la notorietà dell’azienda e del prodotto.
Ciò che ogni azienda dovrebbe considerare per scegliere la strategia di Guerrila Marketing più efficace è: il budget a disposizione, che se basso si potrebbe orientare verso il marketing ambientale o il wild posting; il target di riferimento e gli obiettivi della campagna pubblicitaria. Per quanto riguarda la stampa, invece, ogni azienda può affidarsi alla professionalità, alla qualità e alla precisione di DoctaPrint per una comunicazione impeccabile e di impatto.