Graphic design e cinema: i poster cinematografici e i titoli di testa di Saul Bass
Scritto da Redazione Doctaprint
3 luglio 2024
Quando si parla di graphic design e cinema non si può non pensare a Saul Bass, uno dei più grandi maestri in questo campo: art director, designer, fotografo, e persino regista, Bass ha toccato davvero tutti i campi che legano il design al cinema, senza dimenticare, però, che ha realizzato anche tantissimi lavori di grafica per grandi aziende.
La sua lunga carriera è stata estremamente produttiva: “Non credo che la versatilità sia buona o cattiva – ha detto in un’intervista – per me ciò che conta davvero è fare il lavoro che mi interessa e farlo al meglio”. Queste parole dimostrano la grande passione che metteva nel suo lavoro e il suo desiderio di fare quante più cose possibili, come infatti riuscì a fare. Che fosse un lavoro per il cinema, un logo o design di qualsiasi tipo, in questo campo Saul Bass ha sicuramente lasciato il segno. Vediamo in che modo.
Gli esordi
Nato a New York, nel Bronx, nel 1920, Saul Bass era figlio di un pellicciaio; nel mondo del design iniziò come autodidatta per poi frequentare l’Art Students College di Manhattan grazie a una borsa di studio. Il primo lavoro importante arrivò nel 1938, quando divenne assistente nel dipartimento artistico della sede della Warner Bros nella Grande Mela.
Il punto di svolta nella formazione del giovane Saul, però, avvenne nel 1944, quando iniziò a frequentare il Brooklyn College: in questo istituto uno dei suoi insegnanti fu un famoso graphic designer ungherese, Gyorgy Kepes, al quale va il merito di averlo iniziato al Costruttivismo e ai lavori del Bauhaus.
Dopo varie esperienze lavorative in alcuni studi di design di Manhattan, Saul aprì nel 1950 il suo studio personale, la Saul Bass & Associates.
Il branding per le aziende
Prima del cinema, il logo design fu la principale occupazione di Saul Bass: il designer creò, infatti, moltissimi loghi famosi ancora oggi per tantissime aziende. Per alcune di loro creò in tutto e per tutto il branding aziendale, come nel caso della Minolta, della Kleenex e della US Airways.
Già in questi primi lavori in proprio sono molto evidenti le influenze provenienti dal Costruttivismo e dal Bauhaus: i lavori di Saul Bass, infatti, siano essi graphic poster o loghi aziendali, sono caratterizzati dalla semplicità dello stile e della grafica, composta molto spesso da forme geometriche e caratteri tipografici particolari, scelti in entrambi i casi per veicolare messaggi precisi e profondi. Il grande merito che nel tempo è stato riconosciuto a questo artista, infatti, consiste proprio nel fatto che ha saputo veicolare messaggi importanti concretizzandoli in elementi grafici facilmente identificabili e memorizzabili.
Il design del cinema
Nel vasto mondo del design per il cinema Saul Bass è un maestro indiscusso. Oltre ai poster cinematografici, infatti, è stato uno dei primi a creare gli artwork dei titoli di testa di alcuni tra i film più famosi. Vediamo nel dettaglio questi due diversi aspetti relativi a poster e graphic design per il cinema nei quali si è distinto.
I poster cinematografici
L’ingresso ufficiale nel mondo del design per il cinema di Saul Bass risale al 1954, quando il regista Otto Preminger si rivolse proprio al suo studio per la realizzazione del poster del suo film Carmen Jones. Da quel momento in poi, l’artista realizzò tantissimi poster di graphic design per numerosi film, lavori che lo resero famoso a livello internazionale. Oltre a creare locandine per film, Bass poi si occupò anche di creare il manifesto per i festival più famosi, come ad esempio il San Francisco International Film Festival, del New York Film Festival e del Chicago International Film Festival, dei quali curò tutta la parte grafica per diverse edizioni.
Le sequenze introduttive dei film
Nel cinema, oltre al graphic design dei poster, c’è un altro campo in cui si è distinto Saul Bass, un ambito del quale, anzi, è stato pioniere e maestro indiscusso: si tratta dei titoli di testa dei film, ossia le sequenze introduttive in cui vengono di solito passate le scritte con i nomi dei produttori, del regista e degli attori principali. Queste immagini iniziali sono di estrema importanza per il film, perché servono a introdurlo, evocandone i temi principali per incuriosire lo spettatore, senza però svelare troppo della trama.
Così come per creare locandine di film, anche in questa parte del suo lavoro Bass ha utilizzato uno stile semplice ed essenziale ma con immagini potenti, in grado di evocare concetti importanti o veicolare metafore e significati nascosti. Il primo lavoro di titoli di testa di un film gli fu commissionato sempre da Preminger, rimasto molto soddisfatto per il lavoro di graphic design sul poster. Sempre per lo stesso regista, nel 1959 Bass realizzò infatti la sequenza iniziale di Anatomia di un omicidio, lavoro che fece scuola: la sequenza in questione raffigurava la sagoma di un cadavere divisa in più parti, la stessa usata nel poster, che rimane intera per un momento per poi smembrarsi con i vari pezzi che la compongono si staccano e iniziano a scivolare dentro e fuori lo schermo, seguendo il ritmo della colonna sonora jazz, composta appositamente dal musicista Duke Ellington.
Altri lavori di titoli di testa che contribuirono ulteriormente all’affermazione di Saul Bass nel campo del design del cinema furono quelli per Alfred Hitchcock: stiamo parlando delle scene iniziali di La donna che visse due volte del 1958, Intrigo internazionale del 1959, e il celeberrimo Psyco del 1960. Per Stanley Kubrick, invece, realizzò i titoli di Spartacus del 1960 e il famoso poster di Shining nel 1980.
Negli anni ’70 Saul Bass decise di passare dal creare locandine di film a dirigere lui stesso una pellicola: si tratta di Fase IV: distruzione Terra del 1974, un’opera di fantascienza che però non riscosse il successo sperato, sebbene negli anni successivi fu rivalutato dagli appassionati di questo genere. Dopo questa esperienza come regista, Bass torno al graphic design commerciale; nell’ultima fase della sua carriera venne poi riscoperto dal famoso regista Martin Scorsese, il quale gli commissionò i titoli di testa di Quei bravi ragazzi del 1990, L’età dell’innocenza del 1993 e uno dei poster cinematografici di Cape Fear – il promontorio della paura del 1991. Notevole è anche il lavoro svolto per Steven Spielberg, ossia il poster del celebre film sull’olocausto dal titolo Schindler’s List del 1993. Gli ultimi lavori della lunga carriera di Saul Bass nell’ambito del design per il cinema sono stati, infine, i manifesti pubblicitari degli Oscar, dal 1991 fino al 1996.