Skip to content

Il significato delle decorazioni e dei colori nelle buste da lettera giapponesi

Scritto da Redazione Doctaprint
21 ottobre 2024
Il significato delle decorazioni e dei colori nelle buste da lettera giapponesi
In Giappone esiste una tradizione che riguarda le buste da lettera: i giapponesi sono soliti mandare delle buste a parenti e amici in diverse occasioni, in ciascuna delle quali la busta è realizzata in modo diverso. Scopriamo di più sulle varie tipologie e sul loro significato.


A cosa servono le buste da lettera giapponesi

La tradizione delle buste riguarda eventi quali compleanni, nozze, promesse di matrimonio tra sposi, lauree, auguri per l’anno nuovo, nascite e funerali. Queste “gift envelopes”, ossia “buste regalo” vengono usate per donare soldi alla persona festeggiata, agli sposi oppure alla famiglia dei nascituro o del defunto. Sebbene agli occidentali possa sembrare strano, in Giappone regalare dei soldi è un’usanza comune chiamata noshi bukuro, termine che indica anche le stesse buste; nello specifico, quelle per i matrimoni si chiamano shugi bukuro, mentre quelle per le nascite o i compleanni otoshidama bukuro.

Oggi in realtà queste buste si usano anche per inviare partecipazioni di nozze o per regalare altre cose, come ad esempio biglietti per eventi o voucher di vario tipo.


Come sono fatte le buste da lettera giapponesi

Le buste utilizzate nel noshi bukuro hanno una forma particolare: ogni busta, infatti, contiene una piccola tasca di carta dove vengono inseriti i soldi. All’interno c’è anche un biglietto dove viene scritto il messaggio e il nome del destinatario, mentre all’esterno la busta viene impreziosita con decorazioni di vario genere e di vario colore, a seconda dell’occasione.

Queste decorazioni sono cambiate nel tempo: in origine, per gli auguri si usava legare alla busta un pezzo di abalone essiccato, un mollusco tipico del Sol Levante, per indicare un evento per il quale non era richiesta l’astinenza dalla carne, come invece si usa nella tradizione buddista per i funerali. Oggi questo simbolo non si usa più o al massimo viene stampato sulla busta. La chiusura varia a seconda dell’occasione: per i funerali la carta viene piegata in verticale anziché in orizzontale, con il lato inferiore sovrapposto a quello superiore; per i matrimoni, invece, accade il contrario, la busta viene piegata in orizzontale, con il lato superiore cha va a chiudersi su quello inferiore. Persino le banconote vengono inserite in un modo specifico: per i regali di nozze devono essere nuove e rivolte con la faccia verso l’alto; per i lutti, invece, devono essere vecchie e stropicciate e devono essere messe a faccia in giù.

Queste buste possono avere disegni stampati o decorazioni di vario tipo, come ad esempio origami di varie forme applicati sul dorso o nastri colorati, tanto da diventare a volte delle vere e proprie piccole opere d’arte, spesso acquistate dai turisti come ricordo del loro viaggio in Giappone. Ciò che le caratterizza e le distingue da qualsiasi altro tipo di buste da lettera sono proprio i nastri utilizzati per avvolgerle e chiuderle.
 

I colori delle buste da lettera giapponesi

Nella tradizione nipponica ogni colore è legato a un significato preciso, per questo scegliere un colore inappropriato per l’occasione può significare fare una brutta figura; in realtà, l’essenziale è saper riconoscere i colori destinati alle buste per i funerali: si tratta del nero, dell’argento e del bianco. I due nastri utilizzati per chiudere le buste in queste occasioni sono uno nero e uno bianco, oppure, più raramente, ne viene messo solo uno, o nero o bianco; se viene usato l’argento, invece, entrambe i nastri devono essere argentati.

Il bianco viene invece accostato al rosso o al color oro nel caso di ricorrenze e festività: insieme indicano infatti gioia e allegria e vengono dunque utilizzati per augurare felicità e prosperità, soprattutto nel caso di matrimoni e compleanni.


Le decorazioni nelle buste da lettera giapponesi

Questa antica tradizione ha poi un’ulteriore distinzione in base agli eventi che si verificano solo una volta nella vita e quelli che, invece, si ripetono più volte. Questa peculiarità viene espressa attraverso il nodo che va a chiudere i nastri nella parte superiore della busta: per i matrimoni e i funerali si utilizza il nodo musubikiri, che significa “legare indissolubilmente”, un nodo che quindi non può essere sciolto e che indica l’unicità di quell’evento. Si usa questo nodo anche nei biglietti utilizzati per augurare una pronta guarigione alle persone malate o in convalescenza, ma viene realizzato con nastri bianchi e rossi per augurare che la malattia non ritorni.

In tutte le occasioni di festa viene invece usato il nodo chōmusumi, detto anche “nodo a farfalla”, una tipologia che si può sciogliere e che indica quindi l’eventualità che questi lieti eventi possano accadere di nuovo nel corso della vita.

Sbagliare nella scelta del nodo è come sbagliare nella scelta dei colori, se non peggio: se si sceglie una busta con il nodo a farfalla per un funerale o un matrimonio, ad esempio, sarebbe come indicare una ricorrenza della morte nella famiglia del defunto nel primo caso e che le nozze non dureranno a lungo nel secondo. Allo stesso modo, se un biglietto di compleanno viene chiuso con un nodo che non può essere sciolto sarebbe come indicare che per il destinatario quel compleanno sarà l’ultimo. Se ci si sbaglia con la busta si può certamente chiedere scusa, ma comunque per i giapponesi quell’errore sarà un cattivo presagio.